Negli ultimi mesi, alcune verifiche condotte dalla Guardia di Finanza su operazioni doganali hanno riportato l’attenzione sull’importanza di una corretta gestione delle esportazioni verso Paesi extra-UE, soprattutto in relazione alla documentazione che attesta l’effettiva uscita delle merci dal territorio doganale dell’Unione Europea.
Una tracciabilità precisa consente non solo di beneficiare legittimamente della non imponibilità IVA prevista dall’art. 8 del DPR 633/72, ma anche di prevenire eventuali contestazioni in sede di controllo.
Il codice MRN: cos’è e a cosa serve
Il Movement Reference Number (MRN) è un codice univoco che consente di:
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Tracciare l’intero iter doganale della spedizione;
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Costituire la prova primaria dell’uscita delle merci dall’UE.
Il documento che ne attesta l’uscita è la notifica di uscita (Exit Results), generata dal sistema AES (Automated Export System), consultabile tramite il portale dell’Agenzia delle Dogane.
Come ottenere correttamente il MRN
Per assicurarsi la validità della prova di esportazione, è fondamentale:
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Verificare che l’uscita avvenga da un ufficio doganale situato fuori dall’UE;
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Richiedere allo spedizioniere la dichiarazione doganale con codice MRN e la relativa notifica di uscita;
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Conservare tutta la documentazione correlata: DAE, MRN con tracciabilità elettronica, eventuali timbri doganali, ecc.
Prove alternative in assenza del MRN
Qualora il MRN non fosse disponibile, è possibile dimostrare l’avvenuta esportazione tramite mezzi di prova alternativi, previsti dall’art. 45 del Regolamento UE 282/2011. Tra questi:
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Documento di trasporto internazionale (CMR, AWB, B/L) firmato dal vettore e dal destinatario;
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Fattura con indicazione della resa Incoterms (es. DDP, DAP, FOB);
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Conferma scritta del cliente estero (email o lettera);
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Copia del bonifico bancario ricevuto;
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Documentazione fotografica dell’arrivo o della presa in carico;
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Dichiarazione dello spedizioniere che confermi l’uscita fisica della merce.
Tale documentazione va valutata nel suo complesso e conservata con cura, poiché potrà essere richiesta in caso di verifica.
Strumenti digitali per la gestione delle dichiarazioni doganali
Per semplificare l’archiviazione e il monitoraggio delle esportazioni, esistono software specifici che permettono di:
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Scaricare automaticamente i documenti dal sito dell’Agenzia delle Dogane;
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Archiviare le bolle doganali;
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Verificare lo stato dei MRN e dei “visti uscire”;
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Evidenziare eventuali anomalie o operazioni non concluse;
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Gestire anche documenti allegati non doganali (es. fatture, contratti, CMR).
Buone pratiche operative
Si raccomanda di:
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Verificare regolarmente la chiusura delle operazioni doganali;
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Mantenere un archivio digitale o cartaceo completo e aggiornato;
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Introdurre accordi scritti con lo spedizioniere per la trasmissione tempestiva della documentazione doganale.
Per ulteriori chiarimenti o per un’analisi personalizzata delle procedure adottate, lo Studio resta a disposizione.