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30 Ottobre 2025

Adeguati assetti: i controlli si intensificano e cresce la responsabilità degli amministratori

A oltre due anni dall’introduzione dell’obbligo previsto dall’art. 2086 del Codice Civile, l’attenzione delle autorità e della magistratura sull’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili delle società si sta intensificando in modo significativo.

Come spesso accade per i nuovi adempimenti, in assenza di controlli immediati molte imprese avevano accolto tale obbligo con una certa superficialità. Tuttavia, il recente orientamento giurisprudenziale ha chiarito che la mancata istituzione di assetti adeguati può comportare conseguenze patrimoniali dirette per gli amministratori, segnando la fine dell’idea – ormai superata – che amministrare una S.r.l. sia privo di rischi personali.

Cosa prevede l’art. 2086 c.c.

L’articolo 2086, come modificato dal Codice della Crisi d’Impresa, impone agli amministratori di predisporre assetti organizzativi, amministrativi e contabili idonei alla rilevazione tempestiva della crisi e alla salvaguardia della continuità aziendale.
In concreto, ciò significa dotarsi di strumenti di controllo e monitoraggio capaci di individuare per tempo eventuali squilibri economico-finanziari e di documentare in modo tracciabile le decisioni gestionali adottate.

Le prime pronunce giurisprudenziali

Le sentenze recenti hanno ulteriormente definito il quadro applicativo della norma. Ne riportiamo una a titolo esemplificativo:

  • Tribunale di Venezia, 26 agosto 2025: la mancanza di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile è stata ritenuta motivo sufficiente per la revoca per giusta causa dell’amministratore.

Cosa occorre fare concretamente

L’adozione di adeguati assetti non è più un concetto teorico, ma un obbligo legale verificabile e sanzionabile.
Gli amministratori devono essere in grado di:

  • monitorare l’andamento economico-finanziario attraverso indicatori e report periodici;

  • documentare in modo puntuale le attività di controllo e le decisioni assunte;

  • dimostrare, tramite tracciabilità, di aver costantemente vigilato sugli assetti organizzativi e gestionali della società.

Solo un sistema strutturato di monitoraggio consente all’amministratore di adempiere correttamente ai propri doveri e di ridurre il rischio di responsabilità personale.

Il supporto dello Studio

Alla luce dell’indirizzo dei Tribunali e dell’intensificarsi dei controlli, è opportuno che ogni impresa verifichi la propria situazione organizzativa e si doti di un modello di reporting periodico adeguato a documentare la corretta gestione.

Lo Studio ha sviluppato un modello di reportistica personalizzabile, calibrato in base alla dimensione e alla complessità dell’impresa, che consente di rispondere pienamente alle prescrizioni dell’art. 2086 c.c. e di fornire agli amministratori un quadro chiaro e documentato della propria operatività.

Per maggiori informazioni o per richiedere un’analisi della vostra struttura organizzativa, lo Studio resta a disposizione per assistervi nell’adeguamento alle prescrizioni normative.